Carissimi,
quando anni fa ricevetti la delega per l’Italia ero molto preoccupato: temevo che il mio compito fosse arduo e che avrei incontrato chissà che resistenze. Con mio sommo stupore, debbo dire, che trovai molto lavoro già svolto e che, attraverso i mass media – a dire il vero tra i peggiori del pianeta –, ogni forma di resistenza era stata stroncata o quasi. Il mio lavoro è stato agevolato da una crisi politica straordinaria che mi ha permesso di insediare ectoplasmi alla guida del paese che pur differenziandosi per tono di voce e dialettica condividevano appieno il programma stabilito dal regno delle Tenebre.
I passi fatti in questo 2010 che sta finendo sono stati decisamente importanti e portati avanti con grande senso di responsabilità bipartisan ma non sono ancora sufficienti per raggiungere gli scopi prefissati. Ottimo lavoro è stato svolto dalla ministra Gelmini che ha permesso, con la legge eponima, di dare una bella stretta all’accesso all’istruzione universitaria e alla ricerca di base. Però in questo settore le cose da fare sono ancora molte: bisogna innalzare da subito le tasse di iscrizione dall’università, partendo dai 10.000 euro l’anno in su, in modo da scoraggiare i figli dei lavoratori dipendenti a proseguire gli studi e ad accedere alle alte sfere del sapere; bisogna, contestualmente, portare ad almeno 2.000 euro l’anno l’iscrizione per qualsiasi scuola media superiore in modo da compiere una prima sostanziale scrematura e liberare forza lavoro giovane, dequalificata e quindi a costi irrisori e pronta a subire qualsiasi trattamento e ricatto; incentivare politiche sul territorio che favoriscano l’abbandono scolastico, specialmente nei primi anni delle elementari e delle scuole medie. Con i plessi scolastici che si svuoteranno si potranno costruire istituti di pena e case circondariali.