Messaggio di fine anno del Cavaliere dell’Apocalisse, con delega per l’Italia

31 dicembre 2010

Carissimi,

quando anni fa ricevetti la delega per l’Italia ero molto preoccupato: temevo che il mio compito fosse arduo e che avrei incontrato chissà che resistenze. Con mio sommo stupore, debbo dire, che trovai molto lavoro già svolto e che, attraverso i mass media – a dire il vero tra i peggiori del pianeta –, ogni forma di resistenza era stata stroncata o quasi. Il mio lavoro è stato agevolato da una crisi politica straordinaria che mi ha permesso di insediare ectoplasmi alla guida del paese che pur differenziandosi per tono di voce e dialettica condividevano appieno il programma stabilito dal regno delle Tenebre.

I passi fatti in questo 2010 che sta finendo sono stati decisamente importanti e portati avanti con grande senso di responsabilità bipartisan ma non sono ancora sufficienti per raggiungere gli scopi prefissati. Ottimo lavoro è stato svolto dalla ministra Gelmini che ha permesso, con la legge eponima, di dare una bella stretta all’accesso all’istruzione universitaria e alla ricerca di base. Però in questo settore le cose da fare sono ancora molte: bisogna innalzare da subito le tasse di iscrizione dall’università, partendo dai 10.000 euro l’anno in su, in modo da scoraggiare i figli dei lavoratori dipendenti a proseguire gli studi e ad accedere alle alte sfere del sapere; bisogna, contestualmente, portare ad almeno 2.000 euro l’anno l’iscrizione per qualsiasi scuola media superiore in modo da compiere una prima sostanziale scrematura e liberare forza lavoro giovane, dequalificata e quindi a costi irrisori e pronta a subire qualsiasi trattamento e ricatto; incentivare politiche sul territorio che favoriscano l’abbandono scolastico, specialmente nei primi anni delle elementari e delle scuole medie. Con i plessi scolastici che si svuoteranno si potranno costruire istituti di pena e case circondariali.

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Aumentiamo gli stipendi dei Parlamentari: Firmate la petizione

30 dicembre 2010

Tutti sparlano contro gli stipendi dei parlamentari.

La Nazione di mercoledì 29 dicembre elenca le povere cifre che vengono percepite da questi nostri samaritani. Con tutto il lavoro che fanno percepiscono un’indennità di sole 5.486,58 al mese che si va ad aggiungersi a una diaria di 4.003,11 , ad un rimborso per tenere rapporti con noi cittadini e informarci e coinvolgerci nelle scelte di 4.190 euro, a un rimborso trimestrale di 3.000 euro per trasporti e viaggi che vanno a sommarsi alla possibilità di utilizzare  una tessera che permette loro la libera circolazione su autostrade, ferrovie, navi ed aerei in Italia.

Ora tutti si lamentano per questi stipendi ma nessuno tiene conto quanto lavoro c’è dietro per pensare come eliminare i rifiuti a Napoli, non mettere un soldo sulla ricerca e far costare la manovra circa 1000 euro in più a famiglia all’anno.

Inoltre pensiamo bene quanto fa questo governo, il sig B e questa classe politica per non farci soffrire.

Ogni sera ci mostra trasmissioni dove ci fanno illudere di  vincere milioni e milioni o di vivere nei mondi fantastici del grande fratello.

Crediamo che sia facile studiare trasmissioni come quelle che ci creano immaginarie e irrealizzabili fantasie, che non ci fanno pensare che non si arriva a fine mese, che i nostri figli non possono studiare e che da vecchi non avremo i soldi per l’assistenza?

Tutta quest’arte non deve essere pagata?

Questo per il lavoro dei deputati della maggioranza. Mentre quelli dell’opposizione hanno lavorato sodo per nascondersi, litigare tra loro e non creare una alternativa.

Vi sembrano tanti quei miseri stipendi?

Per permettere ai nostri eletti di sopravvivere e continuare nelle loro fatiche, proponiamo di aumentargli gli stipendi e contemporaneamente di diminuire quelli degli operai. Così finalmente avremo l’equità retributiva e un’Italia felice


Sbarco dei pastori a Civitavecchia: Eran trecento, eran giovani e forti…

30 dicembre 2010

Sventata dalle gloriose forze dell’ordine del governo Berlusconi la spedizione del Mps (Movimento pastori sardi) approdata sul continente con l’intenzione di rendere omaggio al Bambino Gesù del presepe vaticano e per chiedergli un aumento del prezzo del latte.

Il corteo che recava in dono caciotte, casu marzu, pane carasau e cannonau, aperto dai  mamuthones che avanzavano al ritmo degli assordanti canti dei Tenores di Bitti è stato intercettato dalle forze dell’ordine in tenuta antisommossa che hanno stroncato sul nascere il tentativo di questa nuova marcia su Roma. Vincendo il forte odore del casu marzu e i fiati che sapevano di abba ardente e cannonau, i nostri gloriosi militi hanno dialogato con i malintenzionati e convinti con buoni manganelli a desistere dal piano criminoso.

È ora che anche i pastori sardi capiscano che per le gloriose sorti italiche debbono fare sacrifici e smetterla di lamentarsi. Ma che pretendono? La crisi la dovrebbero pagare coloro che vivono nell’abbondanza? I sacrifici spettano a chi lavora, i privilegi a chi comanda: dura lex sed lex.

Il ministro Maroni ha intensificato il controllo delle coste perché sembra che il fido alleato Gheddafi abbia segnalato un gommone con tre strani extracomunitari e tre cammelli. Lo sbarco sarebbe previsto per il 6 gennaio. Il Vaticano esprime preoccupazione per il ritardo dei re magi.


Finalmente il Pd si schiera… con Marchionne

28 dicembre 2010

Inedita presa di posizione del candidato sindaco del Pd(F) – Partito della Fiat: «Se fossi un lavoratore della Fiat voterei sì al referendum sull’accordo a Mirafiori». Finalmente una presa di posizione chiara, un passo decisivo verso la candidatura di Montezemolo a leader del centrodestrasinistra con scappellamento a destra. Finalmente Fassino, più e meglio di Veltroni, sceglie la linea: basta con operai e sfigati vari puntiamo sul manager rampicante, sull’edera che si avviluppa alla quercia fino a soffocarla. Cosa impedisce a Fassino & Co. di iscriversi alla cisluil e sbandierare il vessillo rosso della Ferrari e cantare Sforza Italia davanti al loro naturale portavoce, San Silvio da Arcore, vergine e padre?


Questa è l’Italia che ci piace!

28 dicembre 2010

Straordinaria performance del paese nel 2010: gran parte degli indicatori hanno un bellissimo segno più con numeri spesso a due cifre, alla faccia dei pessimisti di questa sinistra bacchettona e veterocomunista. Ben l’8,3% della popolazione attiva è finalmente libera sul mercato del lavoro e può da oggi cominciare a costruire un futuro nuovo e meno  scontato; per quanto riguarda il debito pubblico gli aumenti degli ultimi mesi ci hanno permesso di scalare i vertici mondiali (un successo di cui andare fieri, altro che la nazionale di Lippi; aumentano costantemente i prezzi dei biglietti ferroviari, del trasporto locale, delle tariffe della luce, del gas, dei rifiuti e dell’acqua (aumenti che dovrebbero riempire di gioia i nostri concittadini). Non bisogna dimenticare che l’Italia punta al record mondiale per il prezzo della benzina e del diesel (con un piccolo sforzo possiamo davvero farcela). Aggiungiamo inoltre che in questo anno siamo riusciti a contenere i costi del lavoro e a bloccare gli stipendi di quei fannulloni dei dipendenti pubblici. Abbiamo davanti davvero anni che sarebbe un peccato perdersi!


Decreto Milleproroghe: prorogato il 2010!

27 dicembre 2010

Con il decreto Milleproroghe, approfittando dell’attenzione dei parlamentari sulle quotazioni della compravendita, qualche burlone si è divertito ad inserire la proroga del 2010 fino al 31 marzo. In questo modo le cifre sulla produzione annuale e sul Pil saranno gonfiate e potranno dar modo alla maggioranza di sfoggiare dati impressionanti sull’economia italiana. Naturalmente i 90 giorni in più saranno calcolati ai fini salariali e stipendiali col mese di dicembre. Il 2011 inizierà il primo d’aprile e il pronunciamento della Consulta sul legittimo impedimento sarà legittimamente impedito, così come il voto di sfiducia al Ministro Bondi. Marchionne, rompendo il proverbiale riserbo, ha dichiarato alla stampa che finalmente il governo sta facendo qualcosa per l’imprenditoria.


Blitz delle forze armate a Napoli: guerra ai rifiuti!

26 dicembre 2010

Lo stato italiano ha usato il la mano dura per risolvere l’annosa questione dei rifiuti a Napoli. È scattata oggi – dopo sei mesi di preparazione – l’operazione militare “Napoli senza monnezza”. I corpi speciali dell’Esercito, coordinati dal ministro La Rissa, hanno costruito una morsa ferrea per isolare e colpire gli iperproduttori di rifiuti. Il 9° Reggimento d’Assalto Paracadutisti, il Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare insieme col 17° Stormo Incursori dell’Aeronautica Militare e del 185° Reggimento paracadutisti della “Folgore” e la X Flottiglia Mas, agendo all’unisono, sono riusciti a farsi strada tra le montagne di rifiuti e a neutralizzare la potente associazione camorrista dedita alla moltiplicazione dei rifiuti per infangare il nome del presidente del consiglio e del Popolo della Libertà. Sembra che siano stati fatti prigionieri 30.000 napoletani dediti a questi atti delinquenziali. Il Ministro La Rissa esprime soddisfazione e irride in diretta Di Pietro.


È passato il Natale: torniamo ad insultarci!

26 dicembre 2010

Finalmente! Non se ne poteva più di tutto questo buonismo! È finalmente passato anche questo Natale col suo volemose bene, coi suoi cibi abbondanti, con quella viscida bontà. Ora possiamo tornare a fare il nostro vero lavoro: insultare le intelligenze, corrompere e lasciarsi corrompere,  speculare su tutto, far pagare i nostri sprechi e sfregi a chi paga le tasse, licenziare operai e riassumerli senza diritti e con contratti precari, distruggere i ruderi romani, distruggere questo schifo di ambiente, questo insopportabile verde con centrali nucleari, a carbone, con acqua all’arsenico, onde elettromagnetiche ai massimi livelli, liquami, discariche, inceneritori, fumi tossici… Rimbocchiamoci le maniche, abbiamo tanto da fare. Torniamo a distruggere il futuro dei nostri figli, prepariamogli un bell’inferno come vita, così imparano ad essere giovani mentre noi invecchiamo. Togliamogli lo studio, il lavoro, la sanità, la pensione. Forza al lavoro camerati, amici e compagni sotto l’unica nostra bandiera, € e $ bianco su campo nero.


Burlasconi sull’accordo di Mirafiori: ma è satira?

24 dicembre 2010

Bastano le parole del Cavaliere dalla sinistra figura. Ogni commento sarebbe superfluo. Solo una riflessione: dobbiamo rassegnarci ad un lavoro senza diritti? ad un conflitto generazionale? La Cina e l’India sono i nostri punti di riferimento? A questo capitalismo disumano non c’è alternativa? I sindacati accettano questo? Che dicono in quella che sinistramente chiamano sinistra? Povera Italia… poveri noi italiani, rassegnati, intristiti, ammutoliti, rincoglioniti.

Ipse dixit: «L’intesa raggiunta è qualcosa che conforta, è assolutamente innovativa. Mi sembra un investimento utile e importante per il Paese perché rimette in produzione uno stabilimento simbolo della Fiat. Quindi lo giudico un accordo storico e positivo».

«Il problema della delocalizzazione riguarda tutta l’Europa. In Cina, India o nella Federazione russa la manodopera costa molto meno, da noi oltre 30 dollari l’ora. Là, invece, meno di un dollaro e i lavoratori fanno anche dodici ore e se c’è bisogno vanno in fabbrica anche il sabato e la domenica. Quindi è forte l’interesse delle aziende a spostare le produzioni».


D’Alema-Berlusconi: identità di vedute anche sui giudici. PBD il nome del nuovo partito?

24 dicembre 2010

“Sebbene la magistratura italiana sia tradizionalmente considerata orientata a sinistra”, l’ex premier ed ex ministro degli Esteri Massimo D’Alema, ha detto lo scorso anno all’ambasciatore Usa,   che” la magistratura e’ la più grande minaccia allo Stato italiano”. (Corriere della Sera) (El Pais)

Questo è il segnale tanto atteso: Berlusconi   farà una nuova maggioranza, un nuovo partito e ha trovato il delfino (non inteso come pesce).

Il programma è trovato. Sarà contro la magistratura: un nemico  che mette a rischio la democrazia in Italia.

A livello economico si baserà su fonti energetiche tradizionali cioè il gas che l’amico in comune Putin  assicurerà.

Come nelle migliori tradizioni questo nuovo partito/alleanza/delfinaggio è frutto di un lungo e sofferto travaglio che è partito dalla mancata legge sul conflitto di interessi.

Inoltre questa novità   riesce finalmente a garantire il lavoro a migliaia di professionisti della politica che non sanno fare altro che chiacchierare e non si parlerà più di concentrazioni televisivi.

Soprattutto si è trovato in D’Alema il degno successore di Berlusconi che gli rassomiglia sia per il comune sentire sia per la capacità di smentire tutto.

A proposito: per il nome del nuovo partito si potrebbe lasciare la P, aggiungere una B e la D quindi PBD. Così se  il partito PBD si rivolge a destra si chiamerà Partito Berlusconiano di Destra mentre se si rivolgerà a sinistra si chiamerà Partito Bolscevico di D’Alema.

Tutto è normalizzato e tutti soddisfatti.